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Giuseppe Fortunato: la centralità del Cittadino nello Stato moderno

Giuseppe Fortunato: la centralità del Cittadino nello Stato moderno

Autore: Fabrizio Federici - Redazione Cultura
Data: 24/05/2010 13:59:34

Il seminario dal titolo "Il cittadino protagonista", svoltosi all'interno del Forum 2010 della Pubblica Amministrazione, nel grande complesso della Nuova Fiera di Roma sulla via Portuense, è stata un'occasione per ribadire l'importanza della trasparenza amministrativa: concetto cardine dell'attività di Civicrazia, la coalizione di oltre 4000 associazioni (  dal WWF alla Federcontribuenti,  dall'  Adiconsum a Cittadinanza Attiva  ) guidata dall'avv. Giuseppe Fortunato, componente del Collegio del Garante della Privacy e coordinatore del Laboratorio Privacy Sviluppo, il quale  si occupa della Privacy in senso attivo e propositivo, come spinta alla piena realizzazione della personalità dell 'individuo e del cittadino. "Tema, sino a pochi anni fa, in Italia ancora eretico", ricorda Fortunato: "mentre in Gran Bretagna, ad esempio, le prime affermazioni di questo concetto nella cultura dell'Amministrazione pubblica risalgono addirittura al secolo XVII ( il secolo, del resto, delle due rivoluzioni antiassolutiste e della storica"Declaration of Rights" del 1689,  precedente d' un secolo quella francese dell' 89 rivoluzionario, N.d.R. ). In particolare col "Beetle case" : l'episodio d'un giovane che, respinto da un college, chiese, e ottenne, d'essere prima ascoltato, per poter far valere le sue ragioni. Del resto, questi basilari princìpi sui rapporti tra cittadino e Amministrazione pubblica in parte eran già presenti nella civiltà di Roma antica ( che , tra l'altro, ha influito notevolmente sulla cultura giuridica britannica ). Eppure, nell' Italia di oggi, teoricamente erede di quella civiltà, non solo tali princìpi  a lungo han faticato ad affermarsi, ma addirittura, negli ultimi trent'anni, quasi non c'è stato alcun senso dello Stato e dei diritti del cittadino". 

La trasparenza non può essere solo auspicata. I cittadini, oggi, devono premere sui pubblici poteri esigendo di  partecipare attivamente, cone loro diritto, alla gestione della "Res publica". "E' necessario anzitutto mettere il cittadino in grado d' intervenire prima che avvengano le nomine negli enti pubblici, o comunque controllati dalle Pubbliche Amministrazioni ( ad esempio, col deposito obbligatorio d' un' esauriente  CV di ogni candidato su Internet ), ponendo così un freno al problema della corruzione e dell'incompetenza", spiega Fortunato."In un sistema democratico degno di questo nome, dev' esserci una comparazione pubblica dei curricula dei candidati, impedendo agli incompetenti d' accedere alle pubbliche funzioni: e gli stessi cittadini devono poter presentare candidature di loro iniziativa, fuori degli schieramenti politici" .

Da questo punto di vista, un primo timido segnale  positivo viene dall'accordo preliminare che, sempre al Forum, han raggiunto il ministro della Funzione Pubblica, Brunetta, e il  Presidente della Regione Lazio, Polverini, per iniziare a garantire, in tutte le nomine di competenza degli enti locali, un minimo di trasparenza delle procedure e qualità complessiva ( in termini di competenza, professionalità, ecc…) dei candidati. Ma a quando la creazione anche in Italia ( unico tra i 27 Paesi UE che ancora ne risulta privo ) del Difensore Civico Nazionale, quell' Ombudsman che la Svezia possiede sin dal XVIII secolo, e che tutti gli altri Paesi della' Unione Europea han comunque istituito negli  ultimi decenni?         


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